Ho appena schiacciato, sotto il pollice, una formica. Non avrei voluto. L'ho fatto. Ho ucciso un essere vivente. Un momento di cattiveria, l'ho fatto scontare ad un essere impotente...impotente...
Il dito è stato più veloce della testa, più concreto del cuore...Il cuore, astratto e illuso motore di un corpo vinto dalla delusione. Perchè il dolore dei sogni infranti e il sapore accennato ma lontano di quelli a venire, fiaccano anche il fisico e non solo l'anima...Fiaccano, non vincono...
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