A volte ritorno (con tanto di frasi fatte)

Beh, mi sembra sia passato diverso tempo dall'ultima volta che ho postato qualche frase sul blog.
N'è passata di acqua sotto i ponti e mentre osservavo lo scorrer dei flutti mi sono reso conto della veridicità del detto "chi fa da sè fa per tre"... (Oggi sono in vena di frasi fatte).
La mia carriera di giornalista d'inchiesta senza tesserino e senza paga continua a gonfie vele, tra un impegno e l'altro, in cerca di fonti attendibili e di indizi allettanti, nella speranza di far qualcosa di buono per me e per gli altri.
Non racconterò dell'inchiesta che sto svolgendo adesso, perchè very-top-secret (lasciatemi fare il paraculo), nè racconterò chissà quali fatti allucinanti.
Vi dico soltanto che ci sono ancora e non mi sono scordato di voi. Come potrei? Siete la base dei miei sproloqui e dei miei voli pindarici, delle mie gioie e delle mie lacrime. Siete voi, umanità cara, il carburante della mia lieve e illusa follia.
A presto,
il vostro clown più unico che raro... Per fortuna

Grazie Alda

Io come voi sono stata sorpresa
mentre rubavo la vita,
buttata fuori dal mio desiderio d’amore.
Io come voi non sono stata ascoltata
e ho visto le sbarre del silenzio
crescermi intorno e strapparmi i capelli.
Io come voi ho pianto,
ho riso e ho sperato.
Io come voi mi sono sentita togliere
i vestiti di dosso
e quando mi hanno dato in mano
la mia vergogna
ho mangiato vergogna ogni giorno.
Io come voi ho soccorso il nemico,
ho avuto fede nei miei poveri panni
e ho domandato che cosa sia il Signore,
poi dall’idea della sua esistenza
ho tratto forza per sentire il martirio
volarmi intorno come colomba viva.
Io come voi ho consumato l’amore da sola
lontana persino dal Cristo risorto.
Ma io come voi sono tornata alla scienza
del dolore dell’uomo, che è la scienza mia.

Alda Merini (21 marzo 1931 – 1º novembre 2009)

(foto di Giuliano Grittini, se non sbaglio...)