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martedì, ottobre 17, 2006

"Taranto piange"-episodio 0- breve e confuso excursus storico


La città di Taranto fu fondata nel 706 a.c., secondo le fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, dagli spartani. Secondo la leggenda, invece, fu fondata nel 2000 a.c. da uno dei figli del dio greco Poseidone, un certo Taras...
Terza città per estensione dell'Italia meridionale peninsulare, domina il Golfo che da essa prende il nome. Incastonata come preziosa pietra tra il Mar Piccolo e il Mar Grande, Taranto può vantare uno dei più importanti musei archeologici d'Italia (vedere "Ori di Taranto"). Il suo suolo, ricchissimo di reperti storici e pregno di antiche culture, è stato purtroppo, nel xx secolo d.c., vittima delle scorribande di STATO (non solo quello italiano...), POLITICA, INDUSTRIA e di conseguenza MAFIA (qualora aveste un altro nome, al posto di quest'ultimo, da suggerire, siete liberi di farlo nei commenti).
Famosa per le cozze, l'ottima cucina, la birra Raffo e nota come antica capitale della Magna Grecia, Taranto fu inoltre bombardata dagli alleati durante la seconda Guerra Mondiale. Al nome della città, molti studiosi fanno risalire la nascita della "tarantella", misto tra rito orgiastico e danza terapeutica, che affonda le sue radici nei culti dionisiaci.
C'è davvero tantissimo da raccontare sulla storia di Taranto, ma mi fermo.
Dopo questo breve e confuso excursus storico, vi starete chiedendo dove voglia andare a parare il mio cervello adirato. E ad ipotetica domanda rispondo con un'altra domanda: come può una città potenzialmente stupenda ridursi in uno stato, che dir pietoso è un eufemismo?
Troverete la risposta (almeno la mia) nei prossimi episodi di "Taranto piange".

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9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

scusa pagliaccio ma perchè non parli di tonino ci te muert????
saluti da un fan che ti segue con frenesia e adrenalina

17 ottobre, 2006 22:53  
Blogger Andrea said...

parlerò anche di Tonino...un giorno.

18 ottobre, 2006 02:56  
Anonymous Anonimo said...

e di "gesù crist"

18 ottobre, 2006 04:00  
Anonymous Anonimo said...

...a parte gli scherzi -lo faccio per sdrammatizzare- pensa a cosa sarebbe stata Taranto senza l'arsenale e l' Italsider (poi Ilva)?!

I tarantini si che sanno valorizzare il territorio -e a taranto le bellezze naturali non mancano; il sale in zucca, quello si

cia

18 ottobre, 2006 04:05  
Blogger Andrea said...

arriverò presto a parlare di Ilva, Marina, Nato, etc...etc...e di "Gesù Cristo"; (per i cattolici e i non tarantini) quest'ultima non è una bestemmia, ma un ristorante storico di Ta

18 ottobre, 2006 05:51  
Blogger Michele said...

Un'elemento che alimenta lo stato delle cose, ipotesi che alcuni tarantini non condivideranno, e' lo spirito stesso del tarantino: non c'e` nel mondo nulla che a Taranto non sia migliore (foss'anche il McDonald)!!!

21 ottobre, 2006 13:13  
Blogger Andrea said...

Per Michele:la penso esattamente come te! Ed arriverò anche a scrivere del "tarantino". Ciao grande!!!

21 ottobre, 2006 17:56  
Anonymous Anonimo said...

In questo momento(la tastiera si è "riavuta" perchè scrivo da casa di una mia cara amica)credo che a Taranto serva l'appartenenza di tutti i Tarantini...ok,tutto è saltato,tutti hanno rubato e defraudato il minimo necessario...che si può fare? Esattamente quello che fecero nel lontano 66 a Firenze...rimboccarsi le maniche e non permettere che la città vada allo sfascio.

Quasi 20 anni fa mi sono trasferita in una ridente cittadina del barese dove le abitudini esistono ancora oggi per quanto riguarda la "pulizia" del "proprio" marciapiede,all'inizio mi faceva tanto incazzare questa cosa del dovermi spazzare il mio pezzetto di marciapiede...cazzo, pago le tasse anche per la pulizia del marciapiede antistante il mio ingresso e devo "pure" pulire????
Perchè devo ramazzare? Devo,perchè è la cura della mia rosa,come diceva il piccolo principe,lascia che poi ogni mattina passi a ramazzare anche "l'operatore ecologico" (tanto più bello e poetico spazzino)io devo prendermi cura del mio pezzetto....si,Andrea,credo proprio che in questo momento i Tarantini si debbano prendere cura della città...Tarant nuèst...birra raffo e nient chiù...è amorale l'accaduto,ma ancora di più non prendersi cura della propria Magna Grecia.

Ho tanto amato Taranto,e mia figlia è riuscita a farmela amare ancora,ho ricordi di tante vigilie di Natale a Taranto vecchia dove con mio padre andavamo per il Natale subacqueo...i Tarantini di Taranto vecchia, gente di una passione assoluta...rimanevano svegli fino alle 4 del mattino per portarci il caffè alla fine della processione a mare....che bella gente i Tarantini....non posso credere che rimangano indifferenti solo perchè li abbiano "fregati" devono prendere in mano la città....forse dico una follia....ma se fossi ancora a Taranto....ah,se fossi ancora a Taranto....con il piffero che permettevo di lasciare sotto casa mia i cassonetti pieni di "munnezz" e lasciare i miei cari al cimitero jend alla mùscìtije!!!!!!!!!!!!!!!!

04 novembre, 2006 23:02  
Blogger Andrea said...

Cara opinionidiunamamma, anch'io sono del parere che i tarantini debbano reagire con forza, riprendersi il maltolto e soprattutto la propria splendida città.
anche se non sono troppo ottimista, al momento...Alcune persone in cui mi sono imbattuto e molte esperienze vissute in loco, m'hanno più volte messo in allarme...
La maggior parte dei tarantini(ME COMPRESO!), dovrebbe azionare finalmente la proria coscienza, ed uscire da un fastidioso stato di torpore. Il che è davvero difficile...ma non impossibile, spero...

p.s. grazie mille per l'interesse dimostrato verso il mio blog.DAVVERO!!!Baci

07 novembre, 2006 02:28  

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