MINE ANTIUOMO
Sulla faccia ho i segni dell’ODIO
Tra le mani ho ossa e fucili
Sotto i piedi calpesto dolore.
Sul corpo pietoso cade sudore
ma di lacrime e SANGUE
non cancella l’odore.
C’eran fiori un tempo
e prati, grano per terra,
ci son CENERI ora
e pelle a brandelli
che copre il colore degli ultimi sogni,
gli ultimi sguardi che ho perso
nel NULLA,
quel NULLA che adesso si sente
SCOPPIARE ESPLODERE SAETTARE
nel petto di un BAMBINO;
cento, migliaia o milioni i morti, gli storpi
e tra loro mia sorella, i miei fratelli
e tra loro mia madre, mio padre
e altri, tanti, troppi…
Un cane ulula al mondo
il male che in me tuona,
l’ha visto nei miei occhi,
l’ha scorto nel mio cuore,
ha letto la mia mente
sa che non c’è niente,
niente da fare, forse SPERARE
ma SPERARE in che cosa…
che tra gli arbusti, dopo due passi
ci sia una mina già esplosa.
INFANZIA e PENSIERI, PERSI!!!
Non trovo via d’uscita,
so solo che un mio giorno
vale più di una VITA.
A.P. 24/10/2000, Cork
Etichette: poesie
3 Comments:
sei il mio poeta preferito. e anche il mio blogger preferito. sotto le tue ali di cemento. non cambiare mai.
Ti ringrazio tantissimo Paula, e mi piacerebbe riuscire a leggere senza difficoltà i tuoi post...ma il mio spagnolo è davvero pessimo al momento...da giugno dovrebbe migliorare...Mil besosssss, e anche tu non cambiare mai, ok?
ahá! ti aspetto. intanto, continua a provare a leggere, per la pratica, l'arte o l'amicizia :P
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