Estate torrida e solitaria
Fa caldo.
Tanto caldo. E' normale. E' estate.
Quest'anno niente mare per me. Almeno fino a metà settembre.
Solo. Sono solo. A casa nessuno, già da 3 giorni e per tutto agosto.
Solo. La mia vita si sudduvide tra la redazione di Repubblica e solitarie passeggiate per Roma quando esco da lavoro, cioè intorno alle 23.00.
Solo. Ho ripreso a dipingere. Disegno e scrivo tutta la notte. Dipingo. Leggo.
Solo, ma non proprio. La musica m'accompagna. I pennelli mi rinfrancano. La penna mi fa volare.
Solo. In mezzo a tanti colori. Perso tra melodie profonde.
Solo, ma non proprio. I miei cari, gli amici, gli amori perduti, i sogni agognati riempiono il petto.
Toc toc. Qualcuno bussa alla porta...
Nessuno: era il vento che cullava le persiane.
Ancora solo. Ma non proprio...
Etichette: storie di vita vissuta
posted by Andrea @ 00:58
5 Comments:
Non disperare, sappi che non sei solo in questo percorso, il mio pensiero é costantemente rivolto a te e non solo.
Questo é il periodo della semina, faticoso e solitario...seguirà il raccolto, fruttuoso, ne sono certo.
Ti abbraccio.
P...
Non dispero, tranquillo...
Sai che ho la testa dura e affronto ogni cosa come una sfida, sperando di vincerla. E come sempre non posso fare altro che ringraziarvi, perchè se dovessi farcela sarà merito vostro al 99,9%.
Ti abbraccio anchio P...
anch'io e non anchio...
Ciao Petros!
Dai non disperare, so benissimo che la città è terrificante d'estate, specialmente se come me devi vestirti di tutto punto in giacca e cravatta!
Resisti, settembre è vicino.
Un abbraccio, a presto
Grande Sandrino!
Almeno la cravatta non sono costretto a metterla come te... Un abbraccio dalla capitale
Posta un commento
<< Home