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mercoledì, maggio 09, 2007

Wislawa Szymborska


Ad alcuni di voi questo nome non dirà niente. Così come, ammettendo la mia ignoranza, non diceva nulla a me. Almeno fino a uno o due giorni fa, quando mi sono fortunatamente imbattuto in un manifesto che campeggiava un po' dimesso sulla vetrina di una libreria:
"Wislawa Szimborska, premio Nobel 1996 per la letteratura...Siena, biblioteca degli Intronati...8maggio2007...".
Torno a casa, faccio pipì, tiro lo sciacquone e da bravo bambino mi lavo le mani...nello sciacquone.
Vado in camera da letto, accendo il computer, controllo le e-mail.Ne ho ricevuta una dalla compagnia teatrale "Teatro2". La leggo. Mi invitano gentilmente all'incontro con la poetessa polacca, premio Nobel ecc...ecc...
8maggio2007, ore 18.00 ca. Sono lì. La stimata artista, circondata da letterati e critici, fa il suo ingresso nella sala. Riesco a scorgerne la minuta sagoma da nonnina 84enne. Si siede. Viso rivolto alla platea. Sguardo che ricambia l'ammirazione dei presenti. E tutti diveniamo luce e splendore per più di un'ora.
La timida vecchina mi ha folgorato col suo modo semplice di parlare...Ovviamente, se non fosse per l'interprete, non capirei un'emerito cappero. Wislawa parla solo in polacco. Lingua musicale e affascinante di cui io non so nulla a parte i termini Boniek, Wojtila, Solidarnosc, Dudek, Seredova, Sederova (e adesso anche Szymborska!!!).
Fatto sta che m'innamoro fatalmente della dolce poetessa. Mi rendo subito conto che una storia tra noi non potrebbe funzionare. Troppo arzilla la nonnina rispetto al sottoscritto...Decido così, a fine conferenza, di dirigermi da lei e chiederle di apporre la sua bellissima firma tra le trame di un mio disegno. Mi è bastato farle un paio di gesti e ammaliarla con fare da trombeur de femmes vissuto, per raggiungere lo scopo prefisso. Mi sorride. Arrossisco. Mi sciolgo. Mi sento un completo imbecille, ma senza pensarci un quarto di due volte(fate voi i calcoli...), sfilo dalla mia borsa, che tempo addietro battezzai col nome di "Borsarispettoallaqualequelladimarypoppinsèunportaspicciolidiquelliscrausieinutilichesitrovanocomesorpresanell'uovodipasqua".
Dunque, dicevo, sfilo dalla borsa il libro di mie poesie e glielo porgo.
-A present for you- le faccio.
Lei cerca di allungare la manina ossuta verso la mia e per un attimo ci scrutiamo negli occhi...Una marea di gente armata di fogli, penne e fotocamere, travolge l'atmosfera creatasi e in un batter di ciglia io e Wislawa torniamo a essere lontani, lontani, lontani. Atterro nuovamente sul pianeta Realtà.
Nemmeno un baciamano...Ancora lontani, lontani, sempre più lontani.....
Sul libro che le ho donato ho scritto la solita dedica che scrivo un po' a tutti:
"In me vivono cento e più persone. In ognuna di esse ci metto me stesso".
Stavolta ci ho messo davvero tutto me stesso a fare il pagliaccio.
Ho regalato un pezzettino del mio cuore a quella splendida creatura geniale.
Non soltanto un premio Nobel; una meraviglia umana, questa Wislawa Szymborska.
Ed ogni volta che leggerò una sua poesia, rivivrò l'amore platonico più intellettuale della mia vita.
Così lontani, ma tanto vicini...

"(...) Noi - per sempre un po' così,
con berretti di sonagli,
barbari dai loro trilli
incantati."

Wislawa Szymborska, Opera Buffa.



"Mi sospira nell'anima
un soffio ammalato.
Mi cinge il corpo
il cocciuto destino
che a te mi unisce
per te impazzisce."

Andrea Petrosino, a Wislawa e alla Speranza...

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4 Comments:

Blogger marina said...

Io la conoscevo.

Io.

Tarantino ignorante!!!

;P

11 maggio, 2007 13:01  
Blogger Unknown said...

Non avevo dubbio alcuno che tu la conoscessi, acculturata cittadina di BAT...
Un bacioneeeeeeeeeeee!!!!!!!!

11 maggio, 2007 17:25  
Blogger flyfra said...

Zbigniew Boniek?

15 maggio, 2007 10:19  
Blogger francesca said...

ciao, approdo qui per caso.
La amo molto anche io questa poetessa. che ho conosciuto, sempre per caso, in rete. Ho appena letto, per esempio, una sua poesia sul curriculum vitae. Dico io si può essere più originali di così?

20 luglio, 2007 13:39  

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