UN CALOROSO ABBRACCIO - parte prima.

PROLOGO



Roma, 13 luglio 2006. Sereno, 38°, 70% di umidità.
In poche parole un caldo infernale.
Il nostro antieroe prende il bus da Siena la mattina presto, dopo numero 3 ore e 1/4 di sonno. Direzione Caput Mundi.
Consegnato il biglietto all'autista, trova posto al sedile 11, si siede, walkman alle orecchie, borsa militare e libro "L'amore non guasta" di J. Coe al seguito. Tanta voglia di dormire nel cervello arroventato da inutili pensieri e da un' estate agguerrita di afa.
Sedute alle sue spalle mamma e figlia made in Usa. La mamma Usa pensa bene di distendere le gambe maldepilate e appoggiare il suo piedino destro, con l'unghie di rosso smaltate, sul bracciolo della poltrona 11.
L' ancor giovane uomo, non ha la forza di spostarsi e accetta di buon grado il posto riservatogli da un beffardo destino...
-Non è in questi casi -pensa- che bisogna sfidare il fato...
E così il bus parte e scarica il nostro amico nella capitale, dopo circa tre ore di viaggio passato a suon di musica e a sonnecchiare tra un rigo e l'altro del libro intrapreso. Il ponentino romano schiaffeggia umidiccio le facce dei presenti...
Silenzioso e furtivo, X (così userò chiamare il protagonista) si avvicina alle toilettes a pagamento e s'imbatte nello sguardo di cuoio della custode. Attimi di suspence attraversano l' aere che separa i due avversari. Si fissano riottosi nelle palle infuocate degli occhi...
-50 centesimi!!!-fa truce la Caron dimonio dei cessi
Ebbro di sudore e in preda agli spasmi di una cacarella in arrivo, il giovin guascone cede alla richiesta dell'eburnea antagonista e con un cenno orgoglioso del capo va incontro ad un'inevitabile sconfitta.
Al giorno d'oggi paghi anche l'aria che respiri, figurati se in essa ci immetti gli effluvi di un intestino in rivolta...Questo l'ultimo pensiero di X prima di imbattersi ne "IL FANTASTICO MONDO DI LATRINA"...




FINE PRIMA PARTE