Free Image Hosting at www.ImageShack.us Free Image Hosting at www.ImageShack.us Free Image Hosting at www.ImageShack.us

sabato, settembre 02, 2006

Un tranquillo pomeriggio di fine estate

Fa caldo, ma nemmeno tanto. Un palloso pomeriggio senese mi soffia nel cervello l'idea di poltrire per il prosieguo della giornata. Il mio nuovo compagno di casa cerca di convincermi ad andare insieme all’Ikea di Firenze. Senza tanto faticare, ci riesce e in men che non si dica ci ritroviamo in macchina. Io al volante, lui ai comandi dell’autoradio. Sappiate che, per arrivare da Siena all’Ikea di Firenze, abbiamo impiegato quasi 2 ore e mezza! Purtroppo, una volta entrati in autostrada, abbiamo iniziato a disquisire del più e del meno, senza avvederci dell’uscita Firenze Nord. Così, abbiamo simpaticamente allungato il viaggio di una cinquantina di km, visto che abbiamo saltato un altro paio di uscite per Firenze e dintorni. Ci vuole genio! E noi l’abbiamo a buttare...
Nonostante i perigli che il destino aveva in serbo per noi, approdiamo orgogliosi alla meta.
Da precisare che è la mia prima volta in questa tana di consumisti invasati. E tra loro ci confondiamo. Il demone Consumo ci ha ormai preso l’anima.
Fortunatamente, dopo 3 ore d’irrazionalità e sfrenato accaparramento di cianfrusaglie, ricordo di essere sì un uomo e un fragile pecorone, ma un uomo-pecorone senza una lira, pardon, un euro in tasca. Ripongo dunque nei rispettivi scaffali tutte le chincaglierie che tanto amorevolmente ho raccolto durante le precedenti ore di follia. In realtà, posso vantare un capitale di 5 euro, e non riesco assolutamente a rinunciare ad un patetico portapigiama per bambino a forma di principe-ranocchio.
4 euro e passa la paura...In compenso, ho le tasche traboccanti di trenta e più matite Ikea, che mi bucano dolorosamente le cosce. Il problema più grosso è ricongiungermi con Attilio (anche lui imbottito di matite), che nel frattempo ha già pagato i suoi acquisti ed esausto attende ch’io sfoghi le reminescenze di un’infanzia impietosamente andata...Ovviamente sono incappato, come mio uso, nella cassa più lenta e sfigata di tutte le Ikea del mondo. Mezz’ora di snervante attesa, ma ho il mio ranocchio. Fuori, migliaia di auto parcheggiate. Fuori, miliardi e miliardi di zombie carichi di pacchi.
Fuori. Milioni e milioni di carrelli abbandonati al loro destino di schiavi di ferro. Fuori. Un tranquillo pomeriggio di fine estate va trasformandosi in una malinconica serata di fine estate...
Fuori, dopo svariate ore, anche io, Attilio e il portapigiama. Tre principi-ranocchio speranzosi dei baci di principesse che chissà dove cacchio sono...
Lontane. Come lontano è il mare. Come lontana è l’estate con le sue illusioni, con le sue speranze...

Etichette: